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L’apprezzamento dei prodotti artistici aumenta progressivamente al crescere della quantità consumata, come effetto della regolare esposizione ad essi.   
 
Infatti, in seguito alla progressiva accumulazione delle conoscenze necessarie alla fruizione del bene stesso, si ha una diminuzione del costo implicito del consumo e un aumento della soddisfazione da esso derivante.

Secondo tale analisi, in cui svolge un ruolo importante anche il livello di istruzione, per queste categorie di beni e

servizi si crea una sorta di “dipendenza positiva”.
 
Naturalmente quando si parla di prodotti artistici non si intendono solo quelli ascrivibili alle classiche categorie di pittura, scultura, architettura, ma anche l’ascolto di musica di buon livello, la lettura di poesia e prosa o l’assistere ad uno spettacolo teatrale, cinematografico, di danza…
 
Quante forme di arte è possibile “consumare”: migliore è, più accresce il bisogno di conoscerne, più difficilmente se ne riesce fare a meno.