Non c’è niente da fare, quando si pensa ad un museo d’arte inevitabilmente l’immaginario comune…sbadiglia! Fateci caso, per un profano l’idea di visitare un museo equivale per lo più a quella di perdere un paio d’ore di tempo nel peggior modo possibile, figurarsi poi se si tratta di uno di quei musei alla vecchia maniera, con una serie infinita di quadri alle pareti! D’altra parte è comprensibile: altro che esperienze in 3D, realtà aumentata, realtà virtuale, qui si parla di noia reale!
Eppure un museo d’arte tutt’altro che noioso c’è: provate a visitare un museo di arte contemporanea! Questo genere di museo potrebbe risultare meno noioso non fosse altro perchè si vedranno delle opere di fronte alle quali sarà diffcile restare in indifferente silenzio. A volte si tratta di vere e proprie provocazioni nate per accendere una discussione e far risvegliare lo spirito critico, ma ancora più spesso invece ciò che abbiamo di fronte fa nascere delle domande del tipo: “Che cos’è?!?” Tra mille possibili ipotesi lo vorremmo chiedere proprio a chi ha creato ciò che stiamo guardando, ma magari nemmeno l’artista ci sa dare una risposta esaustiva, così, avanzando personalissime e fantasiose interpretazioni, restiamo con l’ulteriore dubbio che l’autore sia un nome del tutto sopravvalutato e non del grande genio che ci hanno detto.
Quando invece ci troviamo di fronte ad un’opera elementarmente semplice, al limite del banale, ma chissà perchè osannata come geniale, allora sbottiamo in un: “Avrei saputo farlo anche io!” E allora com’è che è venuto in mente a quello lì? Forse un pochino di genio c’è, ma il più delle volte davanti a una qualsiasi opera d’arte contemporanea ci resta addosso quella spiacevole sensazione di essere di fronte a una truffa e che l’autore di quella “bizzarria” prima o poi verrà smascherato. Oppure siamo davvero di fronte al nuovo Picasso… ma niente lo lascerebbe supporre.
Fatto sta che visitare un museo d’arte contemporanea si può trasformare davvero in un’esperienza interessante, che magari lascerà dubbi irrisolti, ma forse spingerà a cercare risposte anche altrove.
Ciao Anna,
il museo non annoia mai!!! anzi, è una sorpresa continua lungo tutto il percorso degli edifici a volte immensi, e che anche solo loro rappresentano una vera opera d’arte. Parlo con cognizione di causa, visto il mio ultimo viaggio a New York e le visite al MoMA (Museum of Modern Art) e il Guggenheim Museum…solo gli edifici valgono il prezzo del biglietto!!!
Essere andati a N.Y. e non aver visitato anche alcuni dei musei tra i più importanti al mondo sarebbe un vero peccato. Il museo fa bene a tutti anche a quelli come me che l’arte non l’anno mai studiata, ma che può emozionare le persone con qualsiasi preparazione.
Purtroppo non sono riuscito ad andare al METROPOLITAN MUSEUM, ma che non mi farò scappare nel prossimo viaggio a giugno!!!!
Andate tutti ai musei!!!!!
Ciao ,
Marco.
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Vero, eh?! Io sono appassionata di arte e musei e forse non faccio testo, ma visitare uno di questi luoghi è una fonte inesauribile di informazioni sul posto in cui ci si trova (e non solo). Per non parlare poi del fatto, come giustamente osservi, che in tanti casi le collezioni sono conservate in luoghi che a loro volta sono opere d’arte, sia che si tratti di palazzi storici, in pratica museo di se stessi (penso agli Uffizi di Firenze), sia che si tratti di costruzioni appositamente progettate (come il Guggenheim di New York o di Bilbao) oppure siano luoghi nati per altri scopi e poi trasformati (come il Musée d’Orsay di Parigi, che si trova in un edificio che in origine era una stazione ferroviaria). Pensa quante cose ha da raccontare un museo, un’occasione davvero da non perdere se si è un po’ curiosi…altro che noia!
….aggiungo, il MUSEO è anche una fabbrica di idee e stimoli. L’emozione e lo stimolo che ricevi dall’arte è unica ed è solo tua, diversa da quella di qualsiasi altra persona, perché è prodotta dentro di te, quindi ti appartiene!!!
…..e aggiungo ancora, penso che in un museo ci sia molto CONTENUTO e CONTENITORE.
Marco, hai inquadrato perfettamente ciò che è un museo: il “contenitore”, cioè l’edificio, il “contenuto”, ossìa le collezioni (gli oggetti esposti e quelli non esposti), uno specchio dei tempi che racconta e dei luoghi in cui si trova, un generatore di emozioni per i visitatori e per chi vi lavora, una fucina di stimoli, idee e prodotti quando ha la capacità di interagire con il pubblico ad ogni livello.
Mi fa piacere che anche un non addetto ai lavori manifesti interesse ed entusiasmo per un museo d’arte: forse la mia teoria sull’avvicinarsi a questo genere di istituzione iniziando dall’arte contemporanea potrebbe avere una sua validità!